New life in the Land of Chocolate. Un sottotitolo un po' ironico per un sito (blog) nuovo di zecca pronto a raccontare qualcosa della mia nuova avventura in der Zentralschweiz.

Lascio ai posteri internauti il mio precedente blog così com'è. Senza aggiungere alcunchè.

Requiescat in pacem

Anche perchè nell'ultimo periodo aveva(o) l'encefalogramma piatto.

------------------------------------------------------------------------------------------

New life in the Land of Chocolate. An ironic subtitle describing a new site (prevalently blog) ready to describe and tell something concerning my new adventure in der Zentralschweiz.

I leave my previous blog to the future web-internauts as it is. No more posts will be added.

Requiescat in pacem

Especially because during the last period it(I) had flat encephalogram

domenica 25 settembre 2011

Il primo post non si scorda mai...

Tutto è pronto. Il sito è stato creato. Sono ormai tre settimane che sono nel paese elvetico. Ci sarebbero già tante impressioni che potrebbero creare spunti di discussione, di comparazione e di critica di questo quieto e rigoroso paese. A loro volta essi potrebbero creare altrettanti post rimpolpando quindi questo scarno blog.

Ma il primo post deve essere speciale: deve dare l'impronta a tutto il sito, deve raccontare chi sono, quale storia porto con me nella Svizzera Centrale e soprattutto quali sono gli obiettivi di questo spazio pubblico della mia vita privata.

Quindi le domande a cui spero di rispondere sono le seguenti:
  • Chi sei?
  • Perchè sei uscito dall'Italia ?
  • Perchè hai scelto proprio la Svizzera?
  • Cosa ti riprometti di scrivere in questo blog?
Chi sono.
La prima domanda è anche la più difficile a cui rispondere. Non saprei dire chi sono. Posso dire solo chi sono stato. Uno svogliato studente, poi un accanito lettore e un falso intellettuale che seguiva la teoria dell'Übermensch; poi un ambizioso universitario, poi un uomo solo nel mondo del lavoro, infine un trentenne impaurito di annichilirsi nella routine.

E pochi mesi fa sono stato un trentenne che ha provato il brivido del salto nel vuoto e gli è piaciuto.

Perchè sono uscito dall'Italia.Due motivazioni principali. Una professionale, l'altra personale.
L'Italia per un relativamente giovane ingegnere industriale (specializzazione nel campo dell'aerospazio) offre soltanto tanta perpetua gavetta e tante frustrazioni. Dopo cinque anni di lavoro come consulente tecnico in una multinazionale francese che mi ha assunto come neolaureato per inserirmi (spacciandomi come dipendente con esperienza) in un'azienda aeronautica italiana quello che ho imparato è dipeso soltanto dalla mia voglia di conoscere: nessun input mi è arrivato dalla mia azienda (il cui obiettivo ultimo è soltanto il fatturato e "fino a che il Cliente è felice non  ci sono problemi") nè dall'azienda a cui prestavo il mio cervello (che avendo bisogno di persone fresche che facessero il lavoro, non si è mai lamentata della scarsa esperienza dei consulenti propostigli). Attenzione. Sto parlando di aziende e non di colleghi. L'ambiente lavorativo è stato sempre ottimo (con i naturali alti e bassi della convivenza forzata) e con molti ormai ex-colleghi si è instaurato un rapporto che è andato oltre la semplice convivenza lavorativa. Tuttavia dopo cinque anni passati nel campo aeronautico (4 anni) e in quello spaziale (1 anno), lo squillo del telefono che mi ha portato la notizia della possibile avventura svizzera è stato visto come un segno: un treno che non potevo perdere.

La seconda motivazione è personale ed è legata ad una voglia di "cambiare aria" per raggiungere una stabilità che in Italia era ben lungi dall'essere raggiunta. A volte si deve fare un passo indietro per spiccare quel salto che ti porterà alla meta e spero che sia proprio così... anche se nell'atto di spiccare il balzo si può sempre inciampare. Speriamo di essere coordinati! We'll see. Que serà serà!

Perchè proprio la Svizzera.
In primo luogo perchè mi hanno cercato. Ma anche perchè non sono lontano da casa (Italia), nè dai sentimenti (1 ora di aereo o 3 ore di macchina). E poi, non giriamoci intorno: per la tipologia di lavoro e per la remunerazione. Ma (e chi mi conosce lo sa) l'ultima motivazione riportata è anche l'ultima per importanza.

Cosa scriverò in questo blog.Impressioni sul nuovo paese e sulla cultura elevetica, ma anche aspetti culturali, sportivi, paesaggistici della mia nuova vita. Cercando di compararli con ciò che mi sono lasciato alle spalle, di analizzarne i pregi e i difetti, di trovare punti in comune. E soprattutto cercando di comunicare con le lingue della mia nuova vita (italiano, inglese e -quando sarò pronto- anche tedesco).

3 commenti:

  1. per il momento a noi sono arrivati dei cioccolatini stile AMARCORD, davvero graditi.
    nessuno della mia NEW family ha potuto capire ma è stata un'emozione
    inoltre abbiamo scoperto, mappe alla mano, che con il treno e un solo cambio a milano la svizzera è già qui, sempre se c'è qulcuno disposto a venirti a prendere in una desolata stazione alpina! saluti
    D

    RispondiElimina
  2. Wow!!!Che bello questo nuovo blog!!!
    Lo seguiro' volentieri...
    un abbraccio

    RispondiElimina
  3. Grazie. E io farò in modo (o cercherò di fare in modo) di farmi seguire volentieri.

    RispondiElimina